La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) è un’organizzazione italiana che si impegna a promuovere gli standard più elevati nella pratica medica e odontoiatrica. In questo contesto, la FNOMCeO ha elaborato un decalogo che si concentra sull’importanza dell’utilizzo responsabile delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) nella pratica medica. L’ICT ha rivoluzionato il settore sanitario, offrendo nuove opportunità per la diagnosi, il trattamento e la gestione dei pazienti, ma comporta anche sfide legate alla privacy, alla sicurezza dei dati e all’etica professionale.
La necessità di indicazioni
Le proposte di raccomandazioni – elaborate da Eugenio Santoro, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, Guido Marinoni, Guerino Carnevale e Francesco Del Zotti per conto del Gruppo di Lavoro ‘Information and Communications Technology’ della Fnomceo – “possono costituire – spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – un’utile base di partenza e offrire alla Consulta e al Board di Deontologia interessanti spunti di discussione nell’ambito dei lavori di revisione del Codice“. Alla base vi è la considerazione che in Italia, la comunicazione tra medici con scambio di informazioni scientifiche impiegando i social media avviene in assenza di una regolamentazione specifica o, quanto meno, di raccomandazioni che possano indicare quali atti un medico può fare, quali può pensare di fare con particolari accorgimenti e quali è importante non faccia mai, considerando che, già da tempo, le informazioni trasmesse con tale modalità possono essere utilizzate in giudizio quale mezzo di prova.
“La produzione di raccomandazioni – spiega Guido Marinoni, componente del Comitato Centrale FNOMCeO – sull’utilizzo dei social media nella professione medica e nella comunicazione tra medico e cittadino-paziente era una necessità già in periodo pre-Covid19. È diventata oggi ancora più attuale, considerando l’elevata diffusione di contenuti trasmessi attraverso questi mezzi di comunicazione”.
“Il numero di medici – continua – che fanno uso di una qualunque forma di piattaforma di social media è in Italia, come nel resto del mondo, in forte crescita. Se da una parte i medici usano questi strumenti per il proprio aggiornamento professionale, non mancano occasioni nelle quali viene chiesto loro di informare il pubblico su questioni che riguardano la propria salute. Disease awareness, patient empowerment, patient engagement, lotta alle fake news sono solo alcuni ambiti nei quali, in un modo o nell’altro, un medico che frequenta i social media si ritrova ad operare. Per non parlare della consuetudine a confrontarsi su queste piattaforme con i propri colleghi o, addirittura, con i propri pazienti, magari esponendo casi clinici.[…] L’uso non appropriato di questi strumenti da parte dei medici li espone al rischio di compromettere il tradizionale rapporto medico-paziente e, nei casi più gravi, a quello di possibili azioni legali per non avere osservato, consapevolmente o inconsapevolmente, la privacy dei pazienti o per avere messo in discussione la reputazione o la professionalità di colleghi”.
Nuove tecnologie come opportunità e sfide
Quindi anche se in un contesto in cui la medicina è sempre più complessa e multidisciplinare, le tecnologie ICT possono aiutare a migliorare la collaborazione tra i professionisti e garantire ai pazienti un’assistenza sanitaria più efficace e personalizzata, la FNOMCeO ha pubblicato un decalogo diretto a tutti i professionisti sanitari che su dieci principi fondamentali, tra cui:
L’utilizzo delle tecnologie ICT deve essere finalizzato al miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria.
Le tecnologie ICT devono essere utilizzate in modo sicuro ed efficace.
L’utilizzo delle tecnologie ICT deve essere accessibile a tutti i pazienti.
I medici e gli odontoiatri devono essere formati all’utilizzo delle tecnologie ICT.
Aspetti fondamentali
Il decalogo si concentra soprattutto su alcuni aspetti fondamentali: l’utilizzo dei social media, la promozione della salute, il contrasto alle fake news, il rispetto della privacy e le comunicazioni medico-paziente.
Social Media Responsabili
Uno dei principi fondamentali delineati nel documento è la distinzione tra profili personali e professionali. I medici sono invitati a creare due profili separati per mantenere chiara la separazione tra la loro vita personale e la loro pratica medica. Questo approccio contribuisce a evitare situazioni delicate e a proteggere la privacy dei pazienti.
Inoltre, i medici devono fare attenzione nell’accettare richieste di amicizia dai pazienti sui social media, evitando situazioni che potrebbero compromettere il rapporto medico-paziente.
La FNOMCeO indica una lista di raccomandazioni da fornire al medico che volesse utilizzare una piattaforma di social media per comunicare con i cittadini e i pazienti:
1. Nell’uso di piattaforme di social media osserva i principi deontologici e rispetta i confini professionali prevedendo, eventualmente, l’apertura di due profili, uno personale e uno professionale
2. Dichiara che stai parlando a nome personale e non a nome della struttura in cui lavori
3. Controlla il profilo di chi ti chiede l’amicizia (per quelle piattaforme di social media – come, per esempio, Facebook – per le quali la relazione è sottoposta a un processo di abilitazione)
4. Usa cautela nell’accettare amicizie dagli assistiti/pazienti (sia nel caso di profili professionali che personali) evitando di pregiudicare la relazione medico-paziente
5. Attraverso i profili (personale o professionale) contribuisci a diffondere la cultura scientifica e l’informazione sanitaria scrivendo di salute (prevenzione, salute pubblica, promozione della salute, lotta alle fake news) e non di «medicina» e di cure, in modo da favorire l’empowerment del cittadino
6. Assicurati della validità scientifica dei contenuti diffusi attraverso i post
7. Non fornire consigli clinici individuali
8. Non pubblicare o condividere post che contengono dati sanitari personali
9. Usa cautela nell’esprimere giudizi/opinioni/commenti sugli assistiti, anche quando questi sono ritenuti anonimi
10. Ricordati che sui social media la diffamazione e il mancato rispetto della privacy e del diritto d’autore sono reati perseguibili dalle leggi italiane
11. Ricordati che quanto pubblichi sui social media può essere accessibile da chiunque e può rimanere disponibile indefinitamente
12. Ricordati che una volta che un post è stato pubblicato l’autore perde il controllo sulla sua diffusione
13. Prima di pubblicare un post, rifletti sul modo in cui i contenuti saranno percepiti dai cittadini e sulle possibili conseguenze che essi possono avere
14. Gestisci al meglio la tua privacy e i profili personali: gli strumenti disponibili allo scopo sulle piattaforme di social media sulle quali si è deciso di aprire un account possono fare molto, se usati bene
15. La discussione di casi clinici attraverso le piattaforme di social media deve garantire l’anonimato e la non riconoscibilità
16. Si suggerisce di esplicitare nel post eventuali conflitti di interessi con un “tag” elettronico (per esempio #COI o #noCOI) o con un link a una “disclosure form”
Promuovere la Salute, combattere le Fake News e rispettare la privacy
Il documento incoraggia i medici a utilizzare i social media per diffondere informazioni scientificamente valide sulla salute, concentrandosi sulla prevenzione e sulla lotta alle fake news. Inoltre, i professionisti devono evitare di fornire consigli clinici individuali o promuovere cure specifiche.
Un altro punto cruciale è il rispetto assoluto della privacy e dell’anonimato dei pazienti, specialmente quando si discutono casi clinici. La diffamazione e la violazione della privacy sono reati perseguibili dalla legge italiana, e i medici devono essere consapevoli delle conseguenze legali delle loro azioni online.
Posta Elettronica e Comunicazione Medico-Paziente
L’uso della posta elettronica nella comunicazione con i pazienti è stato oggetto di discussione. Questo strumento può essere estremamente utile nella gestione del follow-up dopo una visita medica o per fornire informazioni importanti ai pazienti. Tuttavia, l’uso della posta elettronica per veicolare informazioni sensibili richiede particolare attenzione.
I medici sono invitati a utilizzare la posta elettronica solo con pazienti conosciuti e a ottenere il loro consenso informato prima di farlo. È importante stabilire limiti di tempo per rispondere ai messaggi, identificare un formato standard di messaggio per migliorare la comunicazione e utilizzare sistemi di cifratura dei messaggi per garantire la privacy delle informazioni.
L’archiviazione dei messaggi e la loro inclusione nelle cartelle cliniche elettroniche sono raccomandate quando possibile, per mantenere un registro accurato delle comunicazioni con i pazienti.
Questa la lista di raccomandazioni ista di raccomandazioni e norme da fornire al medico che volesse utilizzare i sistemi di posta elettronica per comunicare con i cittadini e i pazienti.
1. Usa questa modalità di comunicazione solo nel caso di pazienti conosciuti
2. Ottieni preventivamente un consenso previa una adeguata informativa al paziente all’impiego di tali sistemi anche con le modalità specifiche definite dagli organi regolatori per la tipologia di attività
3. Richiedi al paziente di non usare questi sistemi nei casi di urgenza
4. Informa i pazienti se altri avranno accesso alle loro informazioni (nel caso ciò sia possibile)
5. Non inviare mai a terzi immagini o messaggi che includono informazioni che possano rendere riconoscibile un paziente in assenza del suo consenso
6. Ove possibile, genera automaticamente una risposta di notifica della ricezione di un messaggio inviato dal paziente
7. Stabilisci i giorni e gli orari nei quali essere disponibili a rispondere alle domande poste attraverso questi strumenti
8. Stabilisci un tempo massimo per rispondere ai messaggi
9. Identifica un formato standard di messaggio per rendere più agevole la comunicazione
10. Ove possibile, archivia i messaggi con le relative conferme di ricezione e ove possibile, allegali alla cartella clinica elettronica/scheda sanitaria
11. Usa i sistemi di cifratura dei messaggi (per consentire che questi possano essere decodificati e letti solo dal reale destinatario)
12. Usa sistemi di backup dei dati per evitare perdite di dati e conversazioni importanti
Per tutte le attività che richiedono la comunicazione di dati sensibili, è meglio orientarsi verso piattaforme sul web che gestiscono la comunicazione in ambienti protetti e sicuri e che integrano gli oggetti della comunicazione con i sistemi per la gestione della cartella clinica/ scheda sanitaria.
Conclusioni
In un’epoca in cui la comunicazione digitale è sempre più diffusa, è essenziale che i medici rispettino i principi della deontologia medica anche online.
Le raccomandazioni fornite in questo documento offrono una guida preziosa per gli operatori sanitari, aiutandoli a mantenere la professionalità e a proteggere la privacy dei pazienti mentre utilizzano i mezzi digitali per comunicare.
La medicina può trarre vantaggio dai progressi tecnologici, ma solo se viene mantenuto un equilibrio tra l’innovazione e la responsabilità professionale.